Le parole dei nostri lavoratori
COOPERATIVA SOCIALE P.G. FRASSATI PRODUZIONE LAVORO
“Le storie delle persone che vivono la nostra realtà, il loro vissuto, le loro esperienze. Il racconto di ciò che la nostra Cooperativa è attraverso le testimonianze lavorative di chi quotidianamente ci aiuta a scrivere la nostra storia”
Ci può essere un’opportunità per tutti
“La mia storia con la cooperativa inizia nell’inverno del 1995 quando, per la prima volta, nelle scuole si cominciò a parlare di “bidellaggio”, svolto dalle Cooperative sociali. La domanda sorse spontanea “cosa sono queste Cooperative sociali?”.
Ci fu poi una riunione presso la scuola dei miei figli, alla quale parteciparono i responsabili di cooperativa Bettini, Maggiorotti ed Amelia.
Le domande dei genitori furono molte e le risposte esaurienti, mi piacquero e allora pensai che sarebbe stato bello fare domanda di assunzione. Detto fatto, domanda presentata ed assunzione assicurata.
Per cui dall’aprile 1996 il mio percorso con la cooperativa è iniziato e mi ha accompagnato in tutte le fasi della mia vita, assicurandomi un reddito che mi ha permesso di mantenere la mia famiglia e di crescere professionalmente.
Sicuramente ho avuto la fortuna di vivere gli anni magici dello sviluppo della nostra cooperativa. Ho sempre sentito che ci poteva essere un’opportunità per tutti, bastava avere voglia di fare e di buttarsi e poi ho sempre trovato supporto nelle figure che mi hanno affiancato.
Purtroppo in questi ultimi anni siamo stati colpiti dalla scomparsa di figure fondamentali della nostra cooperativa e il mondo del lavoro si è trasformato ma si cercherà, come sempre, di stringere i denti e andare avanti. Stiamo combattendo con la necessità di essere appetibili sul mercato e la necessità di mantenere la nostra etica sociale e non sempre è facile.”
Tante specializzazioni che mi hanno arricchito
“Sono socio lavoratore di una Cooperativa Sociale da più di 25 anni. Ho iniziato nel 1994 come operatore addetto alle pulizie nelle scuole elementari di Torino. Il Comune aveva dato in gestione questo servizio alle cooperative sociali affinché avvenisse l’inserimento lavorativo di soggetti appartenenti ad una fascia protetta attraverso la
Legge 381/91.
La mia preoccupazione più grande è sempre stata quella di non avere specializzazioni particolari da poter spendere nel mondo del lavoro, ma mi sono ritrovato oggi, grazie alla Cooperativa ad aver un lungo elenco di attività svolte con buoni risultati. Ho fatto il sorvegliante nelle scuole, il magazziniere, le pulizie nei supermercati e nelle pensiline, ho gestito i canili per conto del Comune di Torino, facendo anche l’accalappia cani (e chi mi conosce sa quanto mi sia costato per via della mia grande paura per i cani…). Come lavoratore di una Cooperativa ho dovuto affrontare molti cambiamenti che ho superato e che mi hanno arricchito e di questo devo ringraziare i miei colleghi e la mia famiglia. E siamo solo all’inizio… “
Un clima di lavoro collaborativo e amichevole
“Sono socio della Cooperativa Frassati dal 1996, sono entrato con un contratto part time a 20 ore settimanali nelle scuole facendo le pulizie nel pomeriggio. Ero molto felice perché finalmente avevo trovato un lavoro dopo un trascorso di vita tortuoso.
L’ambiente nelle scuole è stato da subito molto amichevole e collaborativo. Mi sono messo in gioco e, con un po’ di sacrificio e disponibilità, la Cooperativa mi ha affidato nuove mansioni. Così ho allungato le mie ore e ho imparando a gestire più lavori. Poi è aumentato anche il carico di responsabilità ed è arrivata l’esperienza nella gestione del personale. Ho iniziato con il cantiere del cimitero monumentale di Torino dove facevamo servizio di pulizia nei vari padiglioni. Io ero il responsabile del lavoro per i soci di tre Cooperative diverse. Dopo qualche anno, invece, sono diventato responsabile nelle raccolte dei rifiuti nel chierese, imparando così un’ altro mestiere. Ho gestito un altro tipo di personale con mansioni diverse, creando però nuovi rapporti che hanno fatto crescere la mia esperienza lavorativa e umana.”
La forza del gruppo
“Nei ventisette anni passati in Cooperativa, fra gli aneddoti più simpatici, c’è il ricordo di quando mi sono occupato della squadra di sgombero di appartamenti e cantine della
ATC.
Eravamo una squadra composta da tre soggetti: Nana Lo Spillo, Pasquale Il Pazzo e Nik Lo Scatenato, ogni mattina non sapevamo in quale episodio dei fumetti ci saremmo andati a infilare: il nostro era un lavoro sporco, pesante e in certe occasioni “pericoloso”.
Ho ricordo di una giornata in particolare. Ci trovavamo a sgomberare un alloggio senza ascensore, al quinto piano di un palazzo molto vecchio e degradato della ATC. Quel giorno immaginando la fatica della giornata eravamo sconfortati ma Nik Lo Scatenato ci tirò su di morale: “forza ragazzi un pezzo a testa e via!”.
Infatti un pezzo dopo l’altro caricammo tutto sul camion. Ad un certo punto però, Pasquale uscì dal portone della casa con un’enorme pianta, pesava almeno 70 kg. Eravamo sgomenti e ci chiedevamo anche da dove arrivasse. Poco dopo si presentò davanti a noi un signore che iniziò a gridare: “la piantaaa, oooh la piantaaa”. Alzai la testa e il signore disse: “togli quella pianta che è mia!”. Pasquale Il Pazzo aveva deciso di sgomberare anche il pianerottolo dell’inquilino dell’appartamento a fianco. Il dilemma poi, fu “a chi sarebbe toccato riportare su quella pianta di 70 kg?” Abbiamo riso come poche altre volte, con le lacrime agli occhi e dolore ai fianchi”.
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